«Chiamami appena puoi. A qualunque ora. Se domattina non ho tue notizie, non m’importa chi dovrò uccidere per venire a New York.» «Okay. Ti voglio bene.» Spensi il cellulare, tolsi la batteria e gettai i pezzi in un cestino della spazzatura prima di vagabondare per la città senza meta. Era mezzanotte passata e cominciavo a sentire la stanchezza. L’unica immagine che mi aiutava a resistere era quella di Luca fuori di sé perché non riusciva a trovarmi. Odiava non avere il controllo della situazione. E adesso gli ero sfuggita. Avrei voluto vederlo. Comprai un caffè e avvolsi le dita attorno al bicchiere caldo di carta, mentre mi appoggiavo alla vetrina della caffetteria e osservavo il numero sempre più esiguo di passanti. Ogni volta che incrociavo una coppia innamorata, mano nella mano, che