Gli tese la mano e si diresse verso il mare che, calmo e limpido, li attendeva. “Vieni, Ares.” gli sussurrò dolcemente e poi ripeté più forte. “Ares, vieni! È ora!” Si sentì scuotere. “Ares! Ares svegliati! Dai che è tardi!” Aggrottò le sopracciglia. C’era qualcosa di strano. La voce che lo chiamava non era la stessa calda e morbida che gli diceva così spesso quanto lo amava. “Eh dai! Non vorrai farmi fare tardi! Sono già andati tutti!” Archie. Era Archie. Cosa ci faceva lì Archie?! Aprì a fatica un occhio e poi l’altro e quindi si guardò intorno stralunato. Dov’era? Che fine avevano fatto la spiaggia e il mare? Che fine aveva fatto ... lei? Lei. Chi era ... quella donna? Si accorse che stava ansimando, mentre l’amico lo stava fissando preoccupato. Si guardò ancora intorno. Era nel S