“Sì ... E anche tua madre e tuo padre.” rivelò il Praesidens, felice. Ares per poco non svenne. Per fortuna erano ancora a tavola, perché era sicuro che le gambe non lo avrebbero retto. La testa gli girava come una trottola, aveva la bocca riarsa e il cuore che gli martellava nelle orecchie. “Ma ... non li vedo ... so-sono fantasmi?” suppose ansimante. “No!” “Certo che no!” “Assolutamente, no!” Negarono tutti con una veemenza che lui non comprese. “Non è una bella cosa per uno spirito essere intrappolato in uno spettro.” chiarì Rheticus. Lui lo sollecitò con lo sguardo a spiegare. “Un fantasma è una essenza che ha interrotto il suo cammino verso la Luce. Il compito di ogni vita, qualsiasi essa sia, è progredire verso uno stadio più elevato, più puro. C’è chi, per svariati motivi, non