Capitolo IX Gli alberi del velenoErano appena cessate le ultime strida degli uccelli notturni, quando i naufraghi abbandonarono la capanna, per mettersi in cerca dell'albero necessario per le armi che intendevano di procurarsi. Le tenebre lottavano penosamente contro la luce che invadeva rapidamente lo spazio, tingendo il mare di splendidi riflessi madreperlacei con scintillii d'argento, ma che accennavano a diventare rapidamente d'oro. Per l'aria volavano ancora pesantemente alcuni di quei grossi pipistrelli chiamati dai malesi kuleng e dai naturalisti pteropus edulis, bruttissimi, col corpo delle dimensioni d'un piccolo cane, colle ali così larghe che unite misurano un metro e perfino un metro e trenta centimetri. Ma già cominciavano ad alzarsi fra i rami degli alberi bande di pappaga