«Subito, Thren» disse Boogey, in tono fedele. Iniziò subito a frullare per la cucina. La sua grossa stazza rendeva i suoi movimenti un po’ goffi, ma nel complesso era molto meglio di quanto avessi pensato. Misi le mie uova con pancetta in un piatto e mi sedetti al tavolo davanti a Valedictorian. Lui prese la tazza di caffè che gli porgeva Boogey senza neppure alzare gli occhi dal giornale e se la portò distrattamente alle labbra. «Il Rettorio organizza una suggestiva celebrazione pubblica per commemorare le vittime della frattura» mormorò, dopo qualche minuto. «Il sindaco terrà un discorso incoraggiando i cittadini a ricominciare a mettersi in mezzo con il massimo sprezzo per la propria incolumità, dato che il pericolo costituito dalla mia umile persona è ormai un ricordo sbiadito». Ina