9. Rimasi appallottolata sul divano per due giorni. Avevo parlato con Gabriel, ma questo era tutto. Provavo un dolore sordo, paralizzante, e al cumulo dei miei sensi di colpa se n’era aggiunto un altro: mi sentivo in colpa per il fatto di sentirmi in colpa. Astor venne a bussare alla mia porta, ma io non mi mossi dal divano. Restai lì, senza mangiare, bevendo appena, alzandomi solo per andare in bagno. Alla fine, dopo due giorni, Astor entrò lo stesso. Aprì una breccia nella porta del cottage e scivolò nel mio soggiorno. Nascosi la testa sotto alla coperta che avevo addosso, come una bambina. Non riuscivo neanche a immaginare di parlargli. Non riuscivo a immaginare di parlare con nessuno in realtà. Astor non disse niente. Si sedette accanto a me e mi posò una mano sulla schiena. Le