8. A posteriori posso dire che il mio cervello non era stato in buone condizioni nemmeno prima di quell’esperienza. Mi ero catapultata nel mondo di Valedictorian pensando che avrei messo fine per sempre al pericolo che rappresentava, ma in realtà non sapevo neanche bene quale fosse il pericolo che rappresentava. Avevo visto le cicatrici sul corpo di Astor, avevo ascoltato i racconti di chi l’aveva conosciuto, avevo saputo che cosa aveva fatto – gli omicidi, la frattura – e mi ero resa conto di essere la migliore possibilità degli ultimi anni di eliminarlo. Era vero e anche Gabriel se ne era reso conto, ma credo che non fosse stato del tutto onesto, con me. Aveva capito che potevo essere un’infiltrata formidabile, ma sapeva anche che non ero in grado di fare quel lavoro. Semplicemente, m