Capitolo XVIII La morte La forza apparente che rianimò per qualche tempo la piccola Eva un giorno si dileguò. I suoi passi leggeri si udirono sempre meno ed ella passava la maggior parte della giornata stesa su una poltrona a sdraio. Una sera, verso il tramonto, udì la voce irritata di sua madre che parlava dalla veranda. “Che cosa hai fatto, diavolo nero? Ora hai la passione di strappare i fiori?” e udì il rumore di un ceffone. “Li avevo colti per la signorina Eva!” rispose la voce di Topsy. “Per la signorina Eva? Bella scusa! Che cosa credi, che proprio i tuoi fiori le facciano piacere?” Eva balzò in piedi e disse: “Non farle del male, mamma!” poi volgendosi a Topsy: “Mi hai dato una grande gioia, Topsy, cogliendo dei fiori per me. Dammeli, ti prego.” “Ma la tua camera ne è piena!