«Comparve una capra lungo le rovine; brucava l’edera e le erbe selvatiche che crescevano in mezzo alle macerie. Mentre passava accanto al mio povero corpo, fece un balzo, ritornò in sé, aprì gli occhioni preoccupati, si annusò intorno e proseguì in una corsa capricciosa sul cornicione di una torretta.
«Un pastorello la vide e si precipitò a prenderla ma, vedendo il cadavere, lanciò un grido acuto e si mise a correre in direzione del villaggio con tutto il fiato che aveva in corpo.
«Passò un’altra ora, lenta come l’eternità. Poi, un mormorio, si sentirono dei passi dietro le mura di cinta, e la mia anima vide inerpicarsi lentamente… lentamente… il signor giudice di pace, seguito dal cancelliere e da molte altre persone. Le riconobbi una a una. Quando mi videro esclamarono: “È il nostro bo
