Capitolo 42 NATHAN Per tutto il viaggio di ritorno a casa Sofia è stata silenziosa. Ho provato a chiederle più volte cosa avesse, ma ha continuato a rispondermi che ne avremmo parlato una volta arrivati a San Giacomo. Quando finalmente arriviamo e entriamo in casa continua a darmi le spalle. Mi avvicino e mi posiziono di fronte a lei deciso a non lasciar correre. Vedo che ha gli occhi lucidi. Avvicino una mano al suo viso per sfiorarla, ma si allontana subito. «No Nathan!». «Cosa succede?», le domando, mentre il cuore mi scoppia in petto. «Stasera consulterò il libro e...», esita per qualche secondo, «troverò il modo di farti tornare indietro», afferma risoluta. Sono pietrificato. «Ma di che cazzo stai parlando?». «Hai capito benissimo, Nathan». «Vuoi dirmi cosa è successo?