In qualche modo prendo a piene mani l’autocontrollo e faccio un passo indietro, in modo da allontanarmi tanto da non poterla toccare. “Vai sotto alle coperte e fatti più in là.” Obbedisce. Non riesco a capire se sono sollevato o deluso. “Cosa stai facendo?” mi chiede. Afferro un cuscino: ne ha circa un milione, tutti di diverse forme e misure. Alcuni cadono sul pavimento mentre il letto si piega sotto al mio peso. Si sta strettini, ma lo faremo andare bene. “Vado a letto.” “Con me?” Sì, cazzo, con te! Il mio lupo è soddisfatto. Stai buono, amico. Cerco di fare il serio. “Se sei fortunata, mi limiterò a dormire.” Mi sdraio; il mio grosso corpo la schiaccia contro alla parete. “Continua a fare questi giochetti, e di darò una vera punizione. E poi dormiremo.” Giuro che sento la sua ec