XIII.Keller fissò la vedova senza pronunciar parola, le passò davanti, si diresse in fondo al corridoio ed entrò in una stanza richiudendosi la porta alle spalle. Anche se avesse voluto guardare Minna, non gli sarebbe stato possibile vederla. Dopo un timido sguardo, la povera ragazza si era nascosta dietro di me, tutta tremante. Le strinsi la mano per darle un po’ di coraggio. «Oh, che speranze possiamo fondare su un uomo simile?», mormorò. La vedova si voltò mentre il signor Keller le passava accanto, e lo guardò percorrere il corridoio fino a scomparire dalla vista. «No», disse piano tra sé, «non mi scapperai così». Come mossa da un impulso subitaneo, percorse la stessa strada che Keller aveva attraversato prima di lei; camminò, come aveva camminato lui fino alla porta in fondo al cor