XI.C’era qualcosa di così assurdo nell’idea di attribuire al fascino della signora Fontaine l’estinzione della pipa che non potei a meno di scoppiare a ridere. Il mio buon amico mi guardò con aria seriamente stupita.
«Che cosa c’è da ridere?», domandò. «Tutti i miei pensieri, David, sono stati per quella bella donna dal momento in cui l’ho vista. La sua immagine è davanti ai miei occhi anche in questo momento – l’immagine di un angelo illuminato dalla luna. Sto diventando poeta per la prima volta in vita mia? Non dovrei chiedermelo. Non capisco che cosa avviene in me. Voi siete giovane, potrete forse spiegarmelo. Che io sia innamorato?»
Prima che potessi rispondere mi prese per un braccio.
«Non ditelo a Keller», fece in tono di paura. «Keller è un uomo eccellente, ma non ha pietà per i
