VIII.«Ci scommetto quello che volete», disse Fritz, quando terminammo di leggere, «questa lettera è stata scritta da una donna!» «Cosa ve lo fa pensare?» «Tutte le menzogne che correvano sul conto della povera signora Fontaine, quando ero a Wurzburg, erano dovute a donne. Invidiano e odiano la madre di Minna. Ella è superiore a loro in tutto: bella, distinta, elegante, assolutamente perfetta – una stella, ve lo dico io, una stella che brilla accanto a una sfilza di trasandate casalinghe. Non è un’infamia considerarla colpevole senza una prova? Avrebbe tradito la fiducia di suo marito, avrebbe rotto i sigilli e rubato i veleni – che razza di accusa contro una donna indifesa! Povera Minna, quanto deve soffrire di questa faccenda, non avendo la stessa fibra della madre! Devo andare a Wurzbu