CAPITOLO 4 La familiare suoneria di Don’t worry, be happy svegliò Tonya il mattino dopo. Lei gemette mentre si allungava, tastando il comodino per spegnere quella sveglia fastidiosamente allegra che non si era aspettata. Sollevando la testa, lanciò un’occhiata sfocata all’orologio accanto al letto e passò le dita sulla superficie liscia del telefono. “Le sei e quarantacinque? Sul serio, Max? Angela non ti ha insegnato che alcuni di noi non sono attivi a quest’ora del mattino?” ringhiò nel telefono. “Sto guardando l’interno del tuo orecchio, Tonya,” ridacchiò Max. Tonya gemette e si rotolò. Allontanò il telefono. “Sei fuori di testa? Se mi videochiami a quest’ora del mattino potresti vedere ben altro che l’interno del mio orecchio,” scattò. Max rise. “Non sei mai stata mattiniera. Noto