L’argomento che, come in quella circostanza, periodicamente saltava fuori, non sfociava mai in approfondimenti e valutazioni personali, quanto in brevi commenti e aspre inappellabili condanne per l’Usurpatore. Quelle occasioni, rammentavano ad Ares che anche lui era nelle stesse condizioni degli altri: Halyster aveva impedito pure a lui di portare il nome che gli spettava. Se solo ne avesse avuto la possibilità, avrebbe già spedito da molto tempo la sua dichiarazione al Dicastro, ma la sua vera identità – conosciuta da pochissimi – era ignota al Despota e ai suoi sostenitori. E tale doveva rimanere, non solo per la sua sicurezza. Ogni volta che ci pensava, la sua affezionata gratitudine volava ai suoi genitori, che gli avevano regalato ambedue i loro cognomi. Non era per evitargli un dilem
