Quindi lei gli gettò le braccia al collo e, mentre gli passava le dita di entrambe le mani nella sua folta chioma, propose. “Amore … Non ti andrebbe un tango?” Lui la guardò allarmato, appurando serio. “Mi vuoi morto?” Astrea gli rivolse un’espressione dolcissima che lo quietò. “Non so chi mi darà la forza di resistere fino ... Già, fino a quando dovremo aspettare?” si interrogò scoraggiato, fissandola negli occhi. Sempre accarezzandogli i capelli, lei rispose con un sorriso disarmante. “Fino a quando non sarà ora.” Ares sospirò e si arrese all’evidenza. “E il tango?” rilanciò lei e lui ribatté. “Dillo chiaro che vuoi farmi impazzire.” Lei lo guardò con aria innocente, negando. “No, certo che no. Perché dici così?” La strinse a sé e la baciò a lungo con passione, sussurrandole poi.