«“Oh, non lo so”, ghignò lui. «A quel punto gli assestai un bel colpo, e lui si strozzò e divenne viola. «“Bè, cosa vuoi?” ansimò quando gli ritornò il fiato. «“Voglio Spargo, il solo e unico Spargo”. «“Allora vattene, e io lo vado a chiamare”. «“E invece no, mio giglio bianco”, e strinsi ancora di più il suo colletto. “Nessun buttafuori per me, hai capito? Vengo con te”». Leith osservò con aria sognante la cenere del suo sigaro e riprese: «Lo sai, Anak, non puoi capire la gioia di essere il buffone di corte, di fare il clown. Non potresti neanche se lo volessi. Le tue piccole e pietose convenzioni, la tua compiaciuta decenza te lo impedirebbero. Semplicemente liberare la tua anima a ogni capriccio, a fingerti idiota senza paura di qualsiasi possibile risultato, bè, quello richiede u