7. La trovò seduta nella corte interna del casolare, quando era ormai sera. Si era avvolta in una coperta di morbida lana bianca, una coperta che sembrava incongruente tra le erbacce e i solchi delle ruote dei carri nel fango. Sareth smontò di cavallo e buttò le redini sopra la staccionata. Avrebbe potuto seguirla, quella mattina. In realtà avrebbe voluto seguirla, ma non l’aveva fatto. Non sarebbe servito. Lerer avrebbe potuto dirgli delle cose che poi lui avrebbe fatto fatica a dimenticare. La sua mente da stratega vedeva quel momento come un passaggio stretto, difficile da imboccare. La cosa più facile era che si disgregasse tutto, lo sapeva. Così come aveva sempre saputo che lui e Lerer venivano da due mondi troppo distanti. Così come aveva sempre saputo che alla fine per Lerer con
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