CAPITOLO DICIASSETTE Tano sognava, e nei suoi sogni i morti lo fissavano. Vide persone che aveva conosciuto, persone con cui aveva lottato, persone che era stato costretto a uccidere. Vide suo fratello e suo padre che combattevano davanti alle statue dei suoi antenati nella sala reale. Un secondo dopo le statue venivano sostituite da delle figure che stavano al loro posto, antenati che lo guardavano con sguardo d’accusa, con riconoscimento o, più raramente, con rispetto. “Siete davvero qui?” chiese Tano. “Cosa c’è?” Suo padre non rispose. Neanche Lucio. Continuarono a combattere davanti a coloro che erano morti prima di loro, rotolando sul pavimento mentre nuove figure iniziavano ad emergere dagli spazi tra le pareti. Il Popolo delle Ossa si fece avanti vicino agli antenati di Tano e u