5.-1

2007 Words

5. Ander tornò a casa verso le otto di sera, con un’espressione tra lo scontroso e l’abbattuto. Io stavo facendo degli schizzi sul mio tavolo da disegno, che ha il ripiano inclinabile ed è davvero ingombrante, ma che mi era mancato da pazzi durante l’ultima settimana. «Garth è andato via?» chiese. Annuii, senza staccare gli occhi dal foglio. «Sì, è stato fin troppo invadente». «Senza di lui non sarei mai riuscito a montare quel cavolo di letto. E credo che mia figlia si sia un po’ innamorata». Finii di disegnare la spalla della figura femminile che stavo abbozzando. «Può succedere, quando si trova un coetaneo simpatico» sorrisi. Lasciai la matita nella scanalatura in fondo al tavolo e mi voltai. «Tu hai bisogno di andare a cena fuori e forse anche di ubriacarti». Ander fece un gesto

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