«Dovevi portarti Mark» gli dissi, prendendolo a braccetto. Salutai Taylor con un cenno del capo. «Pensavo che nessuno avrebbe avuto il coraggio di provare a intervistarmi per chiedere il mio parere sulla tua mostra e sull’arte in generale». «Be’, potrebbe interessare ai lettori perché...» provò a difendersi Taylor. Ander gli diede un paio di pacche bonarie su una spalla. «Non si preoccupi, stavo scherzando. Può chiedermi quello che vuole e io farò sfoggio di tutta la mia ignoranza, in nome del suo stipendio da freelance e delle quotazioni dei quadri di Evan». Mi passò un braccio attorno alla vita e mi baciò su un lato della testa. «Ma non so nulla di arte, quindi non mi chieda di esprimere una valutazione del loro livello artistico. Mi faccia quelle domande melense e scontate che potrà