«Sono contenta che tu sia qua. Sei stato gentile ad aiutare Claire». «È stato un piacere. E mi ha dato una scusa per passare un’altra notte con te. Sto benissimo, quando dormo con te». «Sì?». «Mi sveglio con il tuo odore nelle narici. È un odore molto buono. Dormiamo?». «Dormiamo». Pensai che anche a me piaceva il suo odore. Quell’odore di dopobarba fragrante, o quel che era, e anche l’odore del suo corpo, della sua pelle. Ed era importantissimo, l’odore. A volte basta quello, per scegliere una persona. +++ Per la seconda volta mi svegliai accanto a lui, ma questa volta non a causa della sveglia. Anzi, lanciando un’occhiata al comodino mi accorsi che mancavano ancora venti minuti. Quelle che mi avevano svegliato erano le sue mani. Leggere, sui fianchi, sulla pancia. Nicholas era