VIII Sir Antonio Gyde era un cavaliere intrepido, ma un automobilista un po’ timido. Andava abitualmente con moderazione e raramente sorpassava i quaranta chilometri all’ora. Tuttavia quel giorno dimenticò la sua timidezza e fu fortunato, poiché su quelle strade del Cumberland, gli autisti si trovano spesso inceppati o da un gregge di cinque o seicento capi o da una fila interminabile di carrette trainate da cavalli spauriti. Erano le quattro meno dieci quando arrivò al Castello dei Gufi. Il rapido di Edimburgo per Londra passa a Carlisle alle cinque; aveva dunque tutto il tempo per prenderlo. Discese pigramente dalla vettura, prese la sua borsa nera ed entrò nel castello. Traversò il vestibolo, passò nella biblioteca, vi rimase non piú di un minuto, ne uscí di nuovo per entrare nella