CAPITOLO DICIASSETTE Godfrey, sveglio e con gli occhi appannati, in piedi da tutta la notte, si tolse lentamente la fascia rossa trattenendo il fiato per non essere infettato dalla peste e sollevando la testa guardandosi attorno nella luce soffusa che anticipava l’alba. Tutto era finalmente silenzioso e fermo nella cella della prigione e l’unico rumore che si poteva sentire era quello del respiro della guardia, stabile e regolare, e il lieve russare dei prigionieri. Era giunto il momento. Era stata una delle notti più tormentate della sua vita, sdraiato in una fossa infettata dalla peste, respirando attraverso la fascia rossa cercando di fare del suo meglio per distogliere la bocca così da evitare il contagio. Godfrey si mise lentamente a sedere, i muscoli rigidi: aveva aspettato quel mo