CAPITOLO QUATTORDICI Dario sentì un forte calcio nella schiena ed inciampò in avanti, ancora legato, con quel dolore lanciante alla spina dorsale. Rimase comunque in piedi e barcollò fuori da una lunga e buia galleria arrivando alla luce del sole, accolto da un boato così forte da scuoterlo. L’arena. Dario strizzò gli occhi alla luce e vide la folla più grande che avesse mai visto, seduta in file a decine di metri d’altezza, tutti che balzavano in piedi, esultando e facendo tremare il terreno. Aveva male alle orecchie, gli era difficile pensare mentre inciampava in avanti cercando di mantenere l’equilibrio, ancora incatenato agli altri nel mezzo di quello sferragliare di catene. Mentre venivano spinti dai calci dei soldati dell’Impero fino al centro dell’arena, Dario si sentì le cavigl