CAPITOLO VENTITRÉ Romolo percorreva l’ampia strada di campagna, la ghiaia scricchiolava sotto i suoi piedi mentre conduceva migliaia di soldati, un’intera divisione dell’esercito che lo seguiva in guerra. Marciava con sicurezza, a passi lunghi, senza paura, con la camicia aperta e il suo grosso e luccicante amuleto ben visibile sul petto. Romolo si sentiva un uomo nuovo dal giorno della cerimonia nella grotta. Dopo essersi sollevato dalle acque – la sua iniziazione nella pozza di fuoco – lo stregone gli aveva dato quell’amuleto insieme alla profezia che lo aveva reso il signore dei draghi. Glielo aveva assicurato per tutto il successivo ciclo lunare: niente al mondo lo avrebbe fermato, non i draghi e non l’Anello. Tutto, qualsiasi cosa potesse immaginare, sarebbe stato suo. Romolo senti
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