CAPITOLO SEDICI I servitori aprirono le doppie porte e Reece si preparò mentre entrava solo nella camera della madre malata. Provò un vuoto allo stomaco quando si sentì avvolgere dall’oscurità della stanza, illuminata solo da una torcia baluginante. Le infermiere si affaccendavano attorno al letto di sua madre, frizionandole la fronte con degli unguenti. Hafold era quella che le stava più vicina. Reece si era preoccupato per tutto il viaggio di non arrivare in tempo, prima della sua morte. Ora era felice di avercela fatta. Andare lì era stata la prima cosa che aveva fatto non appena la nave aveva toccato riva, prima ancora di andare a dare la notizia delle nozze a Selese. Il pensiero che sua madre fosse morente lo lacerava. Di tutti i figli, Reece – il più giovane – era sempre stato il p