– Così va meglio – soggiunse. – Ebbene, ho aspettato circa un quarto d’ora, poi, all’improvviso, ho sentito un tafferuglio, all’interno della casa. Un attimo dopo, la porta si è spalancata e sono apparsi due uomini: uno era Drebber, l’altro un giovanotto che non avevo mai visto. Teneva Drebber per il bavero e, quando sono arrivati in cima alla scalinata, gli ha dato un urtone e un calcio, scaraventandolo sino in mezzo alla via. “Carogna” gli ha gridato agitando il bastone verso di lui “t’insegnerò io a insultare una ragazza onesta!” Era tanto furibondo che l’avrebbe accoppato a randellate, credo, se quel furfante non fosse scappato con la lestezza di cui le sue gambe erano capaci. E, arrivato sino alla prima cantonata, poi ha visto la mia carrozza, mi ha fatto un cenno ed è balzato dentro.