Silvia si girò verso la finestra. “Folgorato.” ripeté pensosa sottovoce. “È per questo che mi hai chiesto dei fulmini?”
“L’altro ieri mattina era impossibile non notare il tuo stato d’animo. Ho immaginato … sperato di non esserti indifferente. Ero fuori di me dalla gioia, ma non volevo lasciarti capire: non potevo rischiare. Avevo però disperatamente bisogno di una conferma, così ti ho richiamata e ti ho fatto di proposito quella domanda in modo da non influenzare il nostro rapporto: mi avresti solo considerato eccentrico o forse peggio, ma non importava. Dalla tua reazione avrei compreso … Sei rimasta senza fiato. Il tuo non era lo sbigottimento di fronte a una stravaganza. Il tuo era lo stesso timore di quando ti sei ripresa: avevi paura di aver palesato il tuo interesse per me.”
Silvi
