Progressi-6

2011 Words

“EHILÀ!” La voce potente e allegra del satiro, lo fece voltare di scatto. “Ciao, Pangus. Eri tu prima?” si accertò, quando il fauno lo raggiunse. “Prima? Prima quando?” “Poco fa. Ho sentito dei rumori laggiù.” spiegò, indicando col braccio teso. “Prima dei forti fruscii, come di rami scostati in fretta; poi scricchiolii di foglie e ramoscelli calpestati e infine, quando mi sono voltato, mi è sembrato che qualcuno scappasse. Sono andato a guardare, ma non c’era nessuno nei dintorni. Chiunque fosse, era sparito. Adesso, vedendoti arrivare, ho pensato che fossi tu.” “Io?! No, non ero io. Arrivo adesso dalla Domus. E poi perché avrei dovuto sparire?!” “Hai ragione.” ammise lui, aggiungendo subito. “È che è almeno la terza, forse quarta volta, che sento rumori strani provenire dal boschet

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