L’innocenza della carne L’uomo e la donna raggiunsero il punto prestabilito poco prima della mezzanotte. Un vento di tramontana spazzava le strade intorno ai palazzi fatiscenti. La piccola cittadina di provincia dormiva da almeno un paio d’ore. Il freddo iniziava a farsi sentire. I lampioni, all’estremità, intorno alle bocce di vetro, fumavano. Non era difficile scorgere la condensa sul vetro rovente di elettricità vaporizzarsi e partorire piccoli riccioli di fumo che s’innalzavano verso il cielo immoto e senza stelle. L’uomo si alzò il bavero della giacca e si accese una sigaretta. Poi, sistemò il cappello in modo da coprirsi bene le orecchie. Si ripromise di comprarne un altro dello stesso tipo il giorno dopo. Quello che aveva in testa si era ormai consumato e continuava a tirarsi su,