So solo che me ne rimasi zitta, sforzandomi di sorridere o, quantomeno, di avere una faccia allegra. Ma le immagini di Puzzola mentre si sbatteva il pisello davanti alla mia faccia e poi mi afferrava dietro la testa e me lo metteva tra le labbra proprio mentre iniziava a spruzzare non erano di grande aiuto per quel tentativo di sorridere. Se n’era andato tre ore prima.
L’avevo soprannominato Puzzola perché ogni volta che veniva puzzava sempre di uovo ammuffito. Comunque, alla fine se ne andarono e, per il resto della serata, mamma non mi rivolse una parola. Mi fece andare in camera da letto e io la sentii come si ubriacava. Mi parve di sentire anche dei singhiozzi quella notte, ma non ne sono tanto sicura perché, alla fine, mi addormentai.
Adesso, non so cosa fare. Mi giro verso il baris
