3. L’appartamento era avvolto in un gradevole tepore, le lenzuola del letto erano fresche, dal Canal Grande proveniva un dolce sciacquio. Jean aveva studiato i due pezzi di abbigliamento che una donna vissuta tre secoli prima aveva lasciato su una poltrona. Le sembravano decisamente autentici. Sulla toletta c’erano ancora i suoi trucchi: la cipria, il cerone, il fard, tutti ormai calcificati. Osservando il corpetto si poteva intuire che doveva avere i seni grandi e la vita ridicolmente sottile, poco più di quaranta centimetri di circonferenza. Jean aveva finito per indossare il suo vecchio e comodo pigiama e infilarsi sotto alle coperte. Il materasso era morbido, di lana, e la seta delle lenzuola frusciava piacevolmente. Eppure non riusciva a prendere sonno, malgrado la stanchezza.