XVII Il Palace Hotel si rivolgeva principalmente ai viaggiatori inglesi e americani, e celebrò la sua apertura con un grandioso banchetto, punteggiato da un lungo susseguirsi di discorsi. Henry Westwick, in ritardo a causa del viaggio, era arrivato a Venezia giusto in tempo per unirsi agli ospiti al momento del caffè e dei sigari. Nell’osservare la magnificenza delle sale da ricevimento e notando in particolare la sottile mescolanza di lusso e comodità delle camere da letto, aveva cominciato a condividere le aspettative della vecchia balia e a considerare davvero quell’eventuale dividendo al dieci per cento. L’hotel era comunque partito bene. L’impresa, grazie a un lancio ben concepito, aveva destato, in patria e all’estero, tanto di quell’interesse che per la sera dell’inaugurazione t