Ero nuda e dietro di me c’era il corpo altrettanto nudo di Dorian. Una delle sue mani era sopra il mio fianco e sentivo il suo respiro su un orecchio. Muovendomi molto lentamente, riuscii a recuperare i miei slip dal fondo della cuccetta. La maglietta che mi aveva prestato era sotto di lui, quindi mi impossessai della sua. Il fatto era che dovevo andare in bagno. Scivolai giù dal letto a castello il più silenziosamente possibile. Quasi tutte le tendine erano ancora tirate. Solo una era aperta, anche se non avrei saputo dire di chi fosse quel letto. Lo scoprii un attimo più tardi, mentre andavo verso il bagno. Robert, il tastierista, era stravaccato su una delle poltrone del salottino, con in mano una tazza di qualcosa, in mutande, e guardava un monitor che trasmetteva a bassissimo vo