15 Per ORI-45-830 la morte era sempre stata un evento di scarso interesse. Inevitabile e meccanica come molti altri elementi dell'esistenza, lontana nel tempo e dalla consapevolezza diretta di ognuno almeno quanto la nascita stessa. Ciascun essere vivente fatto di carne e sangue era destinato a spegnersi, presto o tardi, e lui lo sapeva come sapeva di avere bisogno di ossigeno per respirare. La cosa lo riguardava e lo lasciava al tempo stesso indifferente. Eppure adesso scopriva infine la sconcertante potenza di quel particolare fenomeno, in grado di sconvolgergli la mente sino a renderlo incapace di ragionare. Non per il timore che capitasse a lui, visto che con il trapasso la sua coscienza avrebbe avuto fine e nessuna conseguenza avrebbe più potuto influenzarlo, ma che succedesse ad a