La strage Il mandarino Ping-Ciao, appena uscito dalle rovine di Khang-hi, insieme al suo amico Sum ed ai capi del Giglio azzurro, si era rivolto al vecchio boxer, per chiedergli l’immediato adempimento delle sue promesse. «Sono tre anni che attendo la mia vendetta» gli aveva detto. «Se io ti ho promesso di aiutarti a rovesciare il governo imperiale che non ha ancora avuto il coraggio di finirla una buona volta con gli stranieri, esigo di avere, questa notte stessa, nelle mie mani, l’uomo che ha indotto mio figlio ad abbandonare la religione dei suoi padri.» «I boxers mantengono la parola data» aveva risposto il vecchio capo «ed ora io te ne darò una prova.» «Mi fornirai una banda scelta fra le più valorose?» «L’avrai.» «Bene armata? Tu sai che ì cristiani hanno dei fucili.» «Ti darò