XIX.Chi avesse voluto scrutare nell’intimo dell’anima del reverendo Hilary Cherrell, curato di Sant’Agostino ai Meads, in quell’intimo che sta nascosto dietro a ogni apparenza, a ogni parola detta, e anche a ogni gesto umano, avrebbe trovato che egli non credeva che la sua fedele attività conducesse a qualche cosa di buono. Ma ‘‘servire” era nel suo sangue e nelle sue ossa, servire cioè come servono coloro che guidano e dirigono. Come un setter non ammaestrato che, portato a spasso, comincia subito a battere la campagna, come un dalmata che, portato ad accompagnare un cavallo, segue sin dal principio le sue orme; così, disceso com’era da quelle famiglie che da tante generazioni offrivano i loro uomini al servizio del paese, era innato nel carattere di Hilary servire sino all’esaurimento ne