XVIII.Grazie al tenace impiego del telefono, Jean era riuscita a scovare Hubert alla Coffee House e ad avere sue notizie. Incontrò Dinny e Adrian mentre entravano in casa. «Dove vai?» «Non starò via molto», disse Jean, e girò l’angolo. Conosceva poco Londra, e chiamò la prima vettura che vide. Arrivata in Eaton Square, davanti a un palazzo grande e di aspetto triste, licenziò il taxi e suonò il campanello. «Lord Saxenden è in città?» «Sì, signora, ma non è in casa». «Quando rientrerà?» «Sua signoria sarà a casa per l’ora di cena, ma…». «Allora aspetto». «Mi vorrà scusare, signora…». «Niente signora», disse Jean porgendo un biglietto da visita, «ma mi riceverà lo stesso». L’uomo lottò un momento con se stesso, e il suo sguardo si incontrò in uno sguardo diritto; disse: «Vuol entr