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LINDY
«Non riesco a credere che tu non mi abbia detto di essere un giocatore di hockey,» dissi, lasciandomi cadere sulla panca di metallo accanto a Dex. Eravamo seduti appena fuori da una delle piste di pattinaggio al chiuso del centro invernale. Lui era chinato ad allacciarsi i pattini. I suoi pattini professionali da hockey che mi aveva detto di aver portato con sé nel Montana. Perché si supponeva che i giocatori di hockey professionisti non se ne andassero di casa senza, nemmeno in vacanza.
Non li affittava, lui.
Non mi ero trattenuta al lavoro come avrei fatto di solito. Non mi ero illusa di poter ottenere nulla di buono dopo che io ed Aspen avevamo terminato la telefonata con Dex quella mattina. Per cui ero uscita prima e mi ero presentata all’allenamento della squadra di Sierr
