2.
Dell’appartamento di Darcy Ryan vide molto poco. Era a un piano alto di un palazzo edoardiano riconvertito, l’ascensore cigolava in modo terrificante, l’atrio aveva le pareti blu petrolio... altro non avrebbe saputo dire.
Darcy aveva ricominciato a baciarlo in ascensore e gli automatismi che assicuravano a Ryan un costante controllo dell’ambiente non erano scattati. Di automatismo ne era scattato un altro, molto, molto specifico. Un’erezione dolorosa, violenta.
Darcy lo tirò dentro una stanza buia sulla destra, lo rovesciò su una superficie morbida, senz’altro un letto, e gli salì sopra. Sembrava arrapata a morte e Ryan non poteva fare a meno di reagire con altrettanto abbandono.
Si accese la luce fioca di una lampada da tavolo. Darcy si stava liberando della camicia bianca, della f
