CAPITOLO VIIOlà! Cinquanta dei miei seguaci,
a un cenno!
Shakespeare: Re Lear
Il giorno era sorto ormai sulla sterminata distesa della prateria. L’ingresso di Obed nell’accampamento, accompagnato dalle lamentose vociferazioni sulla sua presunta perdita, non mancò di destare la famiglia dell’emigrante che sonnecchiava ancora. Ishmael e i figli, insieme col brutto fratello di sua moglie, furono subito in piedi e poiché il sole cominciava a diffondere la sua luce nel boschetto si misero a poco a poco al corrente sull’entità della perdita subita.
Coi denti stretti, Ishmael girò lo sguardo sui carri immobili e carichi, gettò un’occhiata al gruppo stupito e sgomento delle figliole che si stringevano intorno alla madre accigliata e scoraggiata, e uscì all’aperto quasi che l’aria dell’accampam
