CAPITOLO XVII I GIOIELLIERI DI LOS ANGELES — Di’ un po’, zio – incominciò Renzo. – Ti dispiacerebbe dirmi perché ce l’hai tanto con lui? I due uomini erano seduti nel fumoir, quella sera dopo pranzo, in attesa di Chanen che aveva telefonato annunziando la sua visita per le nove. — Con chi? – domandò lo zio, piegando la testa per guardare Renzo, mentre accendeva un sigaro. — Con Neuberg. Il vecchio gettò via il fiammifero, poi si sporse in avanti sulla sua poltrona, protendendo il labbro inferiore. — Che te ne importa? – disse. – Perché ti vuoi immischiare nelle cose mie? Non mi piacciono gl’interrogatori. Renzo fu stupito del suo improvviso cambiamento di umore e dal lampo di ferocia che gl’illuminò il viso. Quella semplice domanda doveva contenere un’offesa mortale, a giudicarne da