CAPITOLO CINQUE Tano vide le guardie che lo attendevano lungo la strada che conduceva alle porte della città quando lui e Stefania tornarono a casa. Sollevò il mento e continuò ad avanzare a cavallo. Se l’era aspettato. E non sarebbe scappato. Ovviamente anche Stefania li notò. Tano la vide irrigidirsi sulla sella, passando da rilassata a misurata e formale in un attimo. Era come se una maschera fosse scivolata a ricoprile i tratti del viso e Tano si trovò automaticamente ad allungarsi facendo scivolare una mano sopra alla sua mentre teneva le redini. Le guardie incrociarono le alabarde per sbarrare il passaggio mentre si avvicinavano e Tano fermò il cavallo. Lo tenne tra Stefania e le guardie, in caso Lucio avesse in qualche modo istruito gli uomini perché lo attaccassero. Vide un uffi