«Sì, sì» borbottai. «Sii gentile, portami un ago e del filo. Lo ricucio io». Il soldato mi rivolse un lieve inchino, prima di correre via. In quanto a Wymar, tutto ciò che mi rivolse fu un sorriso beffardo. «Non ti serve... altro... padroncina?». Ovviamente aveva ragione. Avevo dato ordini a tutti come se fossi io a comandare e loro fossero i miei servitori. Sfilai l’elmo a Lord Epsos e gli scostai una ciocca di capelli dalla fronte. «Hai ragione. Alcune abitudini sono dure a morire. Come ti senti?». «Non è niente di grave». «Già, non sembra» ammisi, ricominciando a pulirlo. Gli tolsi la camicia, cercando di muoverlo il meno possibile, e gli tamponai il torace con l’acqua tiepida del secchio che mi avevano portato. Poco dopo arrivò anche l’ago e il filo. Non mi era mai successo di r