8 JULIA Cash passò lo spesso pennarello nero – uno di quelli indelebili – a Bennett e lui mi scrisse addosso a sua volta. Solo quando ebbe rimesso il tappo ed ebbe gettato nuovamente il pennarello sul bancone sollevarono lo sguardo su di me. Due uomini, in ginocchio in mezzo alle mie cosce. Io ero esposta, ma avevo ancora le mutandine addosso. «Siete pazzi? Cosa mi avete scritto addosso?» Ero contemporaneamente sconvolta ed eccitata. Loro non stavano ridendo, decisamente non stavano fuggendo a gambe levate. In effetti, Bennett si stava leccando le labbra. Un dito di Cash mi scorse sulla pelle liscia. «Poprietà di Cash.» «-e Bennett.» Io cercai di piegarmi in avanti così da riuscire a vedere, ma non c’era modo. «Non riesco a credere che l’abbiate fatto!» Cash fece spallucce, per nul