10 TENNESSEE «Ce l’ho fatta!» praticamente gridai, mentre uscivamo dal saloon alla luce accecante del sole. Jonah mi prese sottobraccio e mi scortò lungo il pontile, facendo un cenno col cappello a due signore con le sopracciglia talmente inarcate da scomparire sotto i copricapi perchè ero uscita da un saloon... e con una tale esuberanza. Nulla poteva infastidirmi in un momento come quello. E poi, avrebbero dovuto essere contente che una donna fosse entrata, avesse giocato a carte e avesse vinto contro un gruppo di uomini. Ah! Ero così felice che avrei potuto esplodere: le monete che avevo vinto mi pesavano in tasca. Per la prima volta, ero grata di una cosa che mi aveva insegnato mio padre. Ora capivo come fosse divenuto dipendente dal gioco, poiché vincere era... incredibile. A diffe