9 TENNESSEE Jonah mi presentò a suo figlio, che era uscito in veranda sentendoci arrivare. Coi capelli neri corvini e gli occhi castano scuro, non assomigliava per nulla a suo padre. La sua pelle era olivastra mentre quella di Jonah era chiara. Erano entrambi alti più o meno uguali, ma Abel era snello. L’espressione sul suo volto quando Jonah aveva detto che ero sua moglie era stata di puro shock. Mi aveva offerto solamente un breve cenno del capo, poi aveva chiesto di parlare con suo padre in privato. Aveva atteso che Jonah si mostrasse d’accordo per poi limitarsi a voltarsi e a dirgiersi verso le stalle poco distanti. Mi ero sentita rifiutata, ma il bacio di Jonah sulla mia testa era stato rassicurante. Invece di seguire direttamente Abel, mi aveva condotta in casa e in cucina dove av