Per varie circostanze, ci capitò invece di trovarci più al sicuro di quanto non avessimo osato sperare. La città di Albany, in quel tempo, aveva un intenso contrabbando attraverso il deserto con gli indiani e i francesi. Questa pratica, sommamente illecita, corrompeva il loro sentimento di lealtà nazionale, e, ponendoli in rapporto con il popolo più compito della terra, li rendeva duttili nelle loro simpatie. Insomma come tutti i mercanti di frodo nel mondo, essi erano spie ed agenti pronti a servire qualsiasi fazione. Per di più, il nostro mercante era proprio un brav’uomo nonché molto ingordo; e (per nostra somma ventura) prese molto gusto a stare con noi. Prima che avessimo avvistato la città di New York, egli si era impegnato a trasportarci fino ad Albany con il suo veliero, e a mette